Trend e Outlook
Trend
L’esercizio 2024 è stato finora caratterizzato da un quadro macroeconomico generale nel complesso positivo, nonostante permangano significativi elementi di incertezza derivanti, in particolare, dalla situazione geopolitica internazionale e dal permanere di condizioni monetarie e finanziarie restrittive che potrebbero ostacolare la crescita della domanda interna. In tale contesto il Gruppo ha comunque registrato eccellenti livelli di redditività con un risultato lordo dell’operatività corrente pari a € 1.925,7 milioni ed un utile netto di € 1.695,8 milioni. A livello adjusted tali risultati sono rispettivamente pari a € 1.974,0 milioni e € 1.244,8 milioni.
Nel corso dei primi nove mesi del 2024, il Gruppo ha proseguito nel processo di implementazione della nuova configurazione delle fabbriche prodotto nei comparti dei sistemi di pagamento e Bancassurance.
In data 30 settembre, la Capogruppo unitamente a Numia Group, Gruppo BCC Iccrea e al Fondo Strategico Italiano (FSI) hanno perfezionato l’operazione avente ad oggetto la partnership strategica, annunciata il 14 luglio 2023, che porta alla creazione del secondo player nazionale nel settore della monetica.
Il completamento dell’operazione è avvenuto a seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni regolamentari e di legge, con Numia Group S.p.A. (società detentrice della totalità del capitale di Numia S.p.A.) che diviene partecipata da FSI per il 42,86% e da Banco BPM S.p.A. e BCC Banca Iccrea S.p.A. per il 28,57% ciascuna.
Nell’ambito dell’operazione Banco BPM ha conferito a Numia il ramo d’azienda costituito da: i) il complesso dei beni, attività, passività, debiti, crediti e rapporti giuridici funzionalmente organizzati per lo svolgimento dell’attività relativa ai servizi di acquiring e di issuing di strumenti di pagamento elettronici ii) la partecipazione totalitaria in Tecmarket S.p.A.. Contestualmente, Numia ha effettuato un aumento di capitale di € 500 milioni, con esclusione del diritto di opzione, da liberarsi a fronte del conferimento in natura da parte di Banco BPM sopra indicato.
In pari data, Banco BPM ha ceduto la partecipazione detenuta in Numia a Numia Group S.p.A. per un controvalore complessivo pari a € 500 milioni, di cui € 228 milioni in denaro e € 272 milioni tramite sottoscrizione di un’operazione di aumento di capitale di Numia Group, pervenendo alla detenzione di una partecipazione al capitale di quest’ultima pari al 28,57%. L’operazione ha comportato la rilevazione di una plusvalenza nel conto economico dei primi nove mesi pari a € 500 milioni (€ 493 milioni al netto della specifica fiscalità applicabile).
Per quanto concerne il comparto Bancassurance, il riassetto societario era stato completato a fine 2023 con il perfezionamento delle operazioni di compravendita che avevano portato al controllo totalitario da parte del Gruppo delle compagnie operanti nel ramo Vita (Banco BPM Vita, Vera Vita e BBPM Life) e alla partecipazione con una quota del 35% nelle compagnie operanti nel ramo danni (Banco BPM Assicurazioni, Vera Assicurazioni e indirettamente Vera Protezione) in joint venture con Crédit Agricole Assurances.
Nel mese di maggio 2024, in conformità agli accordi tra le parti, i prezzi di compravendita delle suddette partecipazioni sono stati oggetto di conguaglio sulla base dei valori definitivi degli own funds e degli utili maturati dalle compagnie.
Nel periodo è inoltre proseguito il percorso di internalizzazione dell’attività del comparto con l’obiettivo di giungere nel corso del prossimo esercizio alla migrazione informatica su una nuova piattaforma tecnologica.
Con riferimento al processo di razionalizzazione del proprio portafoglio immobiliare, nel mese di settembre Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato un’operazione di cessione mediante cartolarizzazione (Progetto “Square”) di un portafoglio di oltre 330 immobili di proprietà ad uso non strumentale, del valore di bilancio complessivo pari a circa € 295 milioni, ad un prezzo sostanzialmente in linea con il fair value. La cessione avverrà in più tranches, a partire da fine 2024, a favore di un veicolo di cartolarizzazione gestito da Phoenix Asset Management S.p.A. e da SPF Investment Management L.P. società leader rispettivamente nei settori dell’asset management e del credito strutturato. Per effetto della descritta operazione Banco BPM raggiungerà, con due anni di anticipo, gli obiettivi di razionalizzazione del portafoglio immobiliare previsti dal Piano Strategico 2023-2026.
Per quanto concerne invece il processo di razionalizzazione della propria struttura organizzativa e societaria, nel periodo si è perfezionata, con decorrenza 1° gennaio 2024, l’operazione di scissione parziale di Banca Akros a favore di Banco BPM relativa al ramo d’azienda costituito dal complesso di beni e risorse organizzati per lo svolgimento delle attività di “Finanza proprietaria” di Banca Akros.
Inoltre, in data 25 giugno 2024, la Capogruppo e Banco BPM Invest SGR[1] hanno sottoscritto l’atto di apporto mediante il quale Banco BPM ha trasferito alla SGR il ramo d’azienda rappresentato dal complesso di beni e persone afferenti la struttura organizzativa “Alternative Investments e Fondi”, con decorrenza dal 1° luglio 2024.
Si rappresenta infine che, in data 28 giugno 2024, è stato formalizzato il rinnovo del Patto Parasociale tra Banco BPM e Crédit Agricole S.A. e Crédit Agricole Consumer Finance, relativo alla Joint Venture in Agos Ducato, fino al 28 giugno 2029. In tale ambito è stato, tra l’altro, prolungato di altri tre anni, (con periodo di esercizio dal 1° luglio – 31 luglio 2025 al 1° luglio – 31 luglio 2028), il diritto di Banco BPM di esercitare la put option incondizionata sul 10% del capitale di Agos Ducato, ad un prezzo di esercizio già convenuto in € 150 milioni.
Inoltre, il nuovo Patto Parasociale ha semplificato il potenziale processo di quotazione di Agos Ducato, mediante la pattuizione di un’unica procedura che potrà essere attivata su richiesta di Banco BPM a partire dal 1° luglio 2025, fino alla scadenza del Patto Parasociale.
Per quanto concerne il processo di derisking, nel corso dei primi nove mesi sono stati perfezionati accordi per la cessione di € 620 milioni di esposizioni non performing (incrementatesi di ulteriori € 40 milioni nel mese di ottobre), ponendo le basi per il raggiungimento del target di cessioni per complessivi € 700 milioni previsti in arco di Piano.
Sul fronte delle operazioni di raccolta e di capitale, nei primi nove mesi del 2024 la Capogruppo ha concluso tre emissioni, riservate a investitori istituzionali, nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes: la prima, nel mese di gennaio 2024, relativa a titoli Green Senior Non-Preferred per un ammontare pari a € 750 milioni, cedola fissa del 4,875% e scadenza sei anni richiamabile a partire dal quinto anno; la seconda nel marzo 2024, relativa a titoli subordinati Tier 2 per un ammontare pari a € 500 milioni, scadenza dieci anni e tre mesi, cedola fissa del 5% fino a giugno 2029 e rimborsabile anticipatamente a partire dal quinto anno; la terza in data 2 settembre 2024, relativa a titoli Social Senior Non-Preferred per un ammontare pari a € 750 milioni, scadenza sei anni, cedola fissa del 3,875% e possibilità di rimborso anticipato a settembre 2029.
Inoltre, nel periodo Banco BPM ha concluso due emissioni di European Covered Bond (Premium) destinate a investitori istituzionali: la prima a gennaio 2024 per un ammontare di € 750 milioni e scadenza sei anni, la seconda nel mese di maggio 2024 per un ammontare di € 500 milioni e scadenza sette anni. Entrambe le operazioni rientrano nel programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (BPM Covered Bond 2) da € 10 miliardi.
Infine, nel mese di luglio 2024, la Capogruppo ha concluso l’emissione di uno strumento di capitale Additional Tier 1 con durata perpetua e richiamabile a partire da gennaio 2031, per un ammontare pari a € 400 milioni. Contestualmente Banco BPM ha avviato un’offerta di riacquisto di un prestito obbligazionario perpetuo di nominali € 400 milioni, che si è conclusa con una adesione pari a € 179,5 milioni. Si ricorda altresì che Banco BPM, nel mese di giugno 2024, ha proceduto al rimborso anticipato di uno strumento di capitale Additional Tier 1 emesso nel 2019 per € 300 milioni nominali e già oggetto di riacquisto parziale nel novembre 2023 per € 223,3 milioni e, nel mese di settembre 2024, ha deciso di esercitare e il diritto di rimborso anticipato del titolo Tier 2 emesso il 1° ottobre 2019 con scadenza dieci anni.
Aggiornamento: 6 novembre 2024
[1] La società nel mese di marzo ha ricevuto l’autorizzazione dalla Banca d’Italia all’esercizio dell’attività di gestione collettiva del risparmio e di gestione di portafogli ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.
Outlook
Il quadro macroeconomico dei primi nove mesi del 2024 si è mosso in relativa continuità anche nel terzo trimestre, pur incorporando in Europa un rallentamento dell’economia tedesca alle prese con le difficoltà di alcuni settori chiave (es. automotive). Per l’Italia le aspettative si confermano moderatamente positive, con inflazione in ulteriore calo e crescita del GDP posizionata tra lo 0,6% (Banca d’Italia) e lo 0,8% (Confindustria), a fronte di un dato dell’1% riportato nel Piano Strutturale di Bilancio predisposto dal Governo. La conferma delle politiche espansive avviate dalla BCE è attesa dare uno stimolo positivo alla crescita degli investimenti e alla spinta dell’export.
In tale contesto, la gestione ordinaria del Gruppo si sta evolvendo in maniera positiva. Sul fronte della raccolta, prosegue la buona tenuta dei conti correnti e depositi con una previsione di stabilità o lieve crescita anche per l’ultimo trimestre: il ricorso molto inferiore alle attese a forme di raccolta vincolata ed onerosa e lo switch verso depositi indicizzati sta fornendo un progressivo beneficio sul costo del funding, che è atteso proseguire anche nell’ultimo trimestre. Dal lato degli impieghi, dopo il rallentamento delle erogazioni della prima metà dell’anno, si osservano segnali di ripresa nei mesi di luglio ed ottobre (in particolare nei mutui a privati) che, con tassi di interesse progressivamente più favorevoli agli investimenti, potrebbero portare a traiettorie di crescita meno discontinua nei mesi a seguire. A livello complessivo il margine di interesse è atteso confermare un trend migliorativo rispetto al 2023, beneficiando di un livello medio dei tassi superiore, nel complesso dei 12 mesi, a quello dell’anno precedente.
Sul fronte delle commissioni, le traiettorie sinora seguite confermano le attese di crescita anno su anno supportate da masse crescenti delle attività finanziarie riferibili alla clientela, che potranno beneficiare di un positivo effetto mercato, oltre che della ripresa della raccolta netta; i segnali positivi che provengono dalle erogazioni lasciano intravedere un outlook positivo anche sulle altre forme di commissioni, nonostante il progressivo venir meno dell’apporto della componente Ecobonus. Positivo anche il contributo atteso dalla Bancassicurazione Vita che, dopo aver beneficiato nel terzo trimestre dell’evoluzione dello scenario dei tassi, è attesa trarre possibili vantaggi anche della ripresa dei collocamenti registrata a partire dal mese di settembre.
Gli oneri operativi, che hanno visto una dinamica molto favorevole nei nove mesi, sono previsti proseguire in modo stabile e in linea con le attese anche nell’ultima parte dell’anno, mentre sul fronte dei costi per il personale potrebbero registrarsi ulteriori accantonamenti non ripetibili collegati alla potenziale conclusione della trattativa con le Organizzazioni Sindacali sull’attivazione di un nuovo fondo esuberi, che – in caso di raggiungimento di un accordo – potrebbe dispiegare effetti positivi a partire dal 2025, sia in termini di ricambio generazionale sia a livello di conto economico. Per quanto attiene alle spese amministrative, il maggior onere derivante dall’attuazione delle iniziative delineate nel nuovo Piano Strategico risulta al momento più che bilanciato dall’effetto degli interventi di ottimizzazione e dalla dinamica positiva delle spese di funzionamento, il cui trend dovrebbe confermarsi anche nell’ultima parte dell’anno. Con riferimento al credito, la qualità del portafoglio e la costante riduzione dell’NPE ratio lasciano intravedere un andamento annuo migliorativo rispetto al 2023. In tale contesto rimane comunque alta la cautela sul fronte delle politiche creditizie, orientate ad una selezione attenta della clientela, così come rimarranno sostanzialmente stabili le coperture su livelli cautelativi sia sulle esposizioni performing che non performing.
In piena coerenza con quanto sinora anticipato, la solidità dei risultati raggiunti e la resilienza degli stessi pur in un contesto di tassi in discesa, ci portano a confidare nel raggiungimento della previsione di EPS di 95 centesimi di euro (1,15 euro considerando le componenti one-off allo stato ipotizzabili) e nel suo possibile superamento. Alla luce degli andamenti sopra descritti e della capacità di generare stabili incrementi di redditività e creazione organica di capitale, si confermano tutti gli obiettivi di utile e patrimonializzazione annunciati nell’ultimo Piano mentre, con riferimento al payout, l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della proposta di corrispondere un acconto dividendo di € 40 centesimi per azione, avvenuta in data odierna, permette di assicurare agli azionisti una distribuzione complessiva pari a € 1.450 milioni nel corso dell’anno solare 2024, superiore di € 150 milioni rispetto a quella suo tempo ipotizzata nel Piano Strategico, rafforzando la fiducia nella possibilità di superare l’obiettivo di remunerazione complessiva degli azionisti pari a € 4 miliardi cumulati nel periodo 2023-2026.
Aggiornamento: 6 Novembre 2024