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Prendersi cura non ha scadenza

Prendersi cura non ha scadenza

“Prendersi cura non ha scadenza” è un progetto della Fondazione Don Gino Rigoldi, che si propone di aiutare le persone che a causa della perdita del lavoro e della mancanza di risorse economiche, si trovano in difficoltà

Abbiamo incontrato R.A. filippina, con tre figli, è arrivata in Italia insieme al compagno ormai diversi anni fa. Hanno sempre avuto una vita dignitosa, fatta di lavoretti che – benché precari – hanno permesso di crescere i loro ragazzi sani e in forze.

Con la famiglia R.A. fa parte di quel gruppo numeroso di persone che la pandemia ha messo in ginocchio. Fino a quel momento erano sempre riusciti a fare affidamento sulle proprie risorse sapendo di poter contare sull’appartenenza alla comunità filippina milanese. Tra le comunità straniere, a Milano, quella filippina è la più capace di creare una rete di mutuo soccorso tra connazionali.

R.A. fino a marzo dello scorso anno ha lavorato come badante. Il suo assistito è mancato la scorsa primavera e per lei è stato difficile trovare nuovi anziani di cui prendersi cura: il distanziamento sociale nel suo caso ha ostacolato anche la ricerca di lavoro.

Gli aiuti della comunità filippina sono stati preziosi per qualche mese e poi si sono esauriti. Quando ci siamo conosciuti ci ha accolti bisognosa e commossa. La sua famiglia è stata nostra beneficiaria dall’inizio dell’iniziativa: li abbiamo sostenuti prima con i pasti, poi con pacchi contenenti i beni di base, infine con l’affiancamento un tutor. Per recuperare l’autonomia, era indispensabile che almeno uno dei due genitori riprendesse a lavorare.

La abbiamo aiutata a valorizzare le sue esperienze e capacità, mostrandole nuove possibilità di impiego: oggi si è iscritta ad un corso per diventare Operatore Socio Sanitario. Ci vorrà ancora qualche mese prima che finisca la formazione e trovi un lavoro, ma abbiamo buttato il seme per la rinascita sua e della sua famiglia.

Nello stesso tempo suo figlio maggiore – F., 19 anni – ha finito la scuola e ora vorrebbe iniziare a lavorare, anche lui in cerca di autonomia. Ha accolto subito la nostra proposta di partecipare al programma Credito al Futuro della Fondazione Don Gino Rigoldi, grazie al quale allenerà le sue soft skill, prenderà consapevolezza delle sue capacità e verrà orientato nella ricerca lavoro.

Come loro, molte delle altre famiglie incontrate sono tornate a guardare in avanti con fiducia riuscendo a immaginarsi un nuovo futuro per sé e per la propria famiglia.

“Non ci accontentiamo di dare da mangiare a chi ha fame: crediamo sia importante intervenire portando capacità di immaginarsi un futuro diverso. Per questo abbiamo deciso di sederci accanto alle persone che incontriamo in questo progetto e avviare con loro un dialogo per capire come si sono ritrovate in una situazione tanto complicata. Li vogliamo aiutare a ritrovare la fiducia e a ripartire da quei bisogni primari e concreti che permettono di progettare una vita diversa: formazione, lavoro e casa. Sono famiglie la cui situazione è diventata drammatica a causa dell’emergenza sanitaria: perdita di lavoro, numerosi figli a carico, tanto da non riuscire a mangiare tutti i giorni. Il vostro gesto – unito al nostro – diventa quindi un gesto di responsabilità perché queste storie che stiamo ascoltando potrebbero essere anche le nostre”.

Don Gino Rigoldi

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