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L’Italia riparte dal Made in Italy e dalla sua bellezza, con noi sempre al suo fianco

La forza del Made in Italy, troppo spesso sottovalutata, si manifesta in quel guizzo che non ti aspetti, ma che pian piano raggiunge i punti nevralgici della nostra economia. Ci permette di ripartire nei momenti più difficili. Sempre. Anche quando stanchi e provati, sembriamo in procinto di crollare inesorabilmente

La ripartenza

Era il 2010, quando la crisi Lehman Brothers impattava sull’euro segnando i traumi più devastanti dal dopoguerra per l’economia. Uno scenario simile, anche se diverso, lo ritroviamo anche oggi, all’indomani del 2020, quello che è destinato a passare alla storia come l’anno della pandemia. L’Italia riparte, in primis, dal manifatturiero, che già dallo scorso marzo è tornato a trainare la ripresa grazie anche al mai stanco appeal sui mercati internazionali, con Germania e Francia che da sole hanno incrementato gli acquisti dal marchio tricolore del 30%. Ad aprile, le vendite extra-Ue non soltanto sono più che raddoppiate rispetto al disastroso stesso mese dell’anno prima, ma addirittura hanno superato di gran lunga i dati di aprile 2019. Segnali di un buono stato di salute che hanno spinto l’Istat e l’OCSE a stimare una ripresa del Pil che potrebbe addirittura segnare un rialzo di quasi il 5% quest’anno.

Gli aiuti alle imprese

Ma il manifatturiero è soltanto uno dei sontuosi tratti della bellezza dell’Italia, che del resto può anche vantare di aver stanziato durante la pandemia un pacchetto di aiuti alle imprese cospicuo (pari al 17% del suo Pil), migliore di quello di molti altri Paesi UE come ad esempio la Francia (13,7%), ma comunque ancora distante dal 28,9% della Germania. A fronte degli 821 miliardi di euro tedeschi impiegati in misure di sostegno quali prestiti bancari e garanzie, l’Italia segue a ruota con una cifra per le garanzie al Paese pari a circa 400 miliardi di euro.

Ricerca e turismo

Non solo numeri. Come una delle prime nazioni a essere esposta al nuovo coronavirus, l’Italia si è impegnata negli sforzi di ricerca che stanno consentendo all’umanità di comprendere, monitorare, prevenire e trattare questa minaccia unica. Secondo le nuove classifiche stilate dagli analisti di QS Quacquarelli Symonds, che prendono in esame su un’analisi comparativa le prestazioni di 13.883 programmi universitari di 1440 atenei, siamo stati riconosciuti come uno dei 5 migliori Stati al mondo per la produzione di ricerca scientifica relativa al Covid.

Siamo un Paese che vive anche di turismo, con una ricchezza artistica e culturale certificata dall’UNESCO, tanto da avere almeno un sito Patrimonio Mondiale in ogni regione. Insieme alla Cina, ne deteniamo il più alto numero come nazione, ben 55 che spaziano, tanto per citare alcuni esempi, da location naturali come le Isole Eolie, Monte San Giorgio, Dolomiti, Monte Etna, ai paesaggi culturali della Costiera Amalfitana, Portovenere, Cinque Terre, per finire con quelli archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula.

Il nostro contributo concreto

Anche noi, di Banco BPM, amiamo il nostro Paese e non abbiamo mai smesso di sostenerlo, innanzitutto attraverso il credito: oltre 100.000 domande di finanziamenti agevolati processate e quasi € 28 miliardi di nuovo credito verso famiglie, imprese e professionisti per un totale crediti verso clientela di circa € 130 miliardi nel 2020. L’obiettivo, dichiarato, è sempre stato quello di sostenere settori e imprese colpiti duramente dalla crisi (come il turismo e la ristorazione, il tessile e l’abbigliamento, i mezzi di trasporto e le costruzioni) e che, grazie anche alle azioni del Governo, hanno potuto beneficiare di finanziamenti prioritari.

 

Nonostante la pandemia, e soprattutto durante la pandemia, abbiamo dato il nostro contributo per ridurre il disagio sociale legato all’emergenza. Con il claim #Insiemestraordinari, abbiamo attivato una piattaforma sui nostri siti con la finalità di raccogliere fondi da destinare a progetti sul territorio di Associazioni non profit e Onlus.

Nel 2020, abbiamo sostenuto progetti sociali e ambientali con un contributo economico di circa 6,2 milioni di euro, di cui circa 1,7 milioni di euro destinati alle Fondazioni, e gran parte del quale è stato dedicato a iniziative per mitigare le conseguenze della pandemia da Covid-19.

Infine crediamo fortemente nella opportunità, per le nostre imprese, di compiere una transizione verso un modello di business sostenibile, così nel 2020 abbiamo annunciato lo stanziamento del plafond “Investimenti Sostenibili 2020-2023” da 5 miliardi di euro , con un focus su imprenditoria femminile e supporto finanziario a percorsi di green transition.

E non è finita. Noi di Banco BPM continueremo ad esserci.

Per i nostri clienti, per il nostro Paese.

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