Il “Quarto tempo” del Rugby Milano
Rugby Milano è sempre stata una famiglia piuttosto che una società.
I valori del rugby sono l’elemento chiave del loro DNA. Anche in questo periodo così complicato sono in grado di pianificare e realizzare grandi progetti, tanto da essere riconosciuto dalla Federazione Italiana Rugby, il Club più attivo e più impegnato in Italia. “Quarto tempo” è l’ennesima iniziativa volta alla condivisione di questi valori.
“Quarto tempo” – Senso del fare nell’emergenza
Quarto Tempo è un laboratorio nato all’interno di Rugby Milano con l’intenzione di raccogliere energie, idee e proposte per elaborare iniziative da “mettere in campo” in una fase critica che durerà a lungo. I bisogni sono tanti, dalla spesa alle medicine per i malati e gli anziani; dal riportare i nostri bambini alla normalità dopo mesi d’isolamento, ai genitori che questa estate non avranno ferie o potranno trovarsi in difficoltà economiche. Mantenendo nel contempo contatti e attività di supporto per i destinatari dei progetti sociali attivi da tempo (Istituto Beccaria, Case detentive di Bollate e san Vittore, scuole e comunità che fanno parte del progetto “A Regola d’Arte”).
Quarto tempo indica la volontà di sviluppare un senso del fare duttile, evoluto, finalizzato ad una emergenza complessa come quella che stiamo vivendo. Pur nella criticità del contesto attuale, Rugby Milano vuole essere un luogo di sostegno e di divertimento, qualcosa che allevia e non genera alcuna preoccupazione supplementare.
Quarto tempo significa supportare persone – del club e non – in difficoltà. Un desiderio condiviso da giocatori di ogni età, staff tecnico, soci e genitori dei bambini del mini-rugby e delle categorie giovanili.
AiutArci a Milano -Volontariato
Un gruppo composto da circa 40 giocatori Rugby Milano (prima squadra, cadetti, seniores) sta collaborando all’iniziativa “AiutArci a Milano” . L’iniziativa è nata grazie alla volontà manifestata da molti atleti di offrire subito il proprio sostegno a chi è fragile e si trova in stato di necessità: anziani, persone in quarantena, indigenti, isolate.
AiutArci a Milano è una rete di assistenza, promossa da Arci Milano e associazioni, sindacati, aziende, realtà sociali della città all’interno della piattaforma Milano Aiuta, che lavora in coordinamento con il Comune di Milano, in modo particolare con l’assessorato ai servizi sociali, a sostegno di chi ha necessità del servizio di spesa consegnata a domicilio, di pasti pronti e, non meno importante, di una voce amica che rompa la solitudine e il silenzio che accompagnano la quotidianità di tante persone, in particolare degli anziani. Il servizio è rivolto anche a cittadini con o senza fissa dimora con la consegna di pasti gratuiti; a medici, infermieri, O.S.S. che lavorano in questi giorni negli ospedali e che spesso sono costretti a esporsi o a esporre al contagio andando a fare la spesa.
Aperto per ferie – Campus gratuiti per sostenere le famiglie
Questa estate – compatibilmente con le direttive delle istituzioni – saranno ospitati al campo Curioni, la “casa” di Rugby Milano, più di 1000 fra bambini, bambine e ragazzi. Sarà fatto in regime di gratuità in modo da offrire un servizio utile alle famiglie del club e ad altre famiglie che ne avranno l’esigenza.
Quella che sta per arrivare sarà un’estate molto speciale. Noi tutti ci arriveremo avendo affrontato (e affrontando) prove molto dure. Prove che ci avranno lasciato addosso piccole o grandi cicatrici, piccole o grandi preoccupazioni per il futuro, difficoltà pratiche e morali.
Tutti i campus estivi saranno incentrati sui valori del rugby anche se non sarà ancora possibile giocarlo in modo tradizionale. Le attività, di carattere sportivo, educativo, ludico, pratico, avranno come filo conduttore i suoi principi: sostegno, prendersi cura, resilienza, coraggio, rispetto del sé e degli altri, capacità di trovare soluzioni, audacia e creatività.
Il team di lavoro, composto dallo staff di Rugby Milano e da genitori volontari che hanno messo a disposizione le loro specifiche competenze, sta definendo un programma che sia in linea con le normative igienico sanitarie della “seconda fase”, con la salute e sicurezza dei ragazzi e, soprattutto, che rispetti i bisogni psico-emotivi dei bambini che dovranno riabituarsi alla vita all’aperto e alla socialità pur mantenendo le distanze, lontani dai genitori, dopo una lunga permanenza tra le mura di casa.
I campus saranno aperti – se possibile – a luglio e agosto, per permettere ai genitori che non disporranno di ferie o dovranno affrontare altri problemi organizzativi, di garantire ai propri figli una “vacanza” divertente, sicura e rigenerante.
I campus sono dedicati a bambini e bambine del minirugby dai 5 ai 12 anni, guidati dagli educatori, da genitori volontari e dai ragazzi “tutor”, (dai 13 ai 18 anni) che militano nelle categorie giovanili del club. Si prenderanno cura dei più piccoli, imparando a responsabilizzarsi, per poi essere “gratificati” a fine giornata da speciali allenamenti tecnici a loro dedicati.
Saranno privilegiati gli sport individuali ma verranno organizzati giochi propedeutici con basso assembramento: giocoleria, unihokey, orienteering, atletica, vortex, lancio del disco, giavellotto e peso, corsa, corsa ad ostacoli, salto della corda, salto in lungo, staffette individuali, frisbee, baseball, paddle tennis, ginnastica artistica, pre-acrobatica, bocce, arrampicata, golf, ciclo-cross, pallacanestro, pallamano, palla prigioniera, dodgeball, battaglia navale, ecc…
Siccome senza rugby non sanno stare stare, sarà utilizzto un “rugby social distancing”: rugby-baseball, staffette con la palla ovale per segnare la meta, rugby-tennis, sfide di calci tra i pali da rugby. Anche il calcio verrà trasformato in una attività che rispetti le distanze di sicurezza: sfide calci di rigore, staffette conduzione del pallone, tiro in porta, calcio-tennis, calcio-golf, ecc…
Rugby Milano è aperta a convenzioni o partnership con le altre organizzazioni presenti all’Idroscalo di Milano per attività come kayak, canottaggio, dragonboat, surf, vela, canoa, piscina, triathlon, arrampicata, equitazione, tennis, twirling.
Oltre allo sport e ai giochi, sarà anche importante riprendere confidenza con la manualità e la creatività attraverso laboratori esperienziali e artigianali ma anche prendendosi cura della “casa” di Rugby Milano con piccoli lavori di manutenzione, pulizia, giardinaggio, costruzioni…
Questa esperienza così unica (la quarantena, la strana estate che vivranno, il rugby e la sua lezione di resilienza, ecc.) sarà raccontata dai suoi stessi protagonisti nelle pagine del “Corriere del Rugby Milano”, con interviste, racconti, reportage fotografici.
Tutte le attività del campus saranno progettate per rispettare l’ambiente, ottimizzare le risorse e non sprecare e avranno al centro di ogni obiettivo educativo, il valore dell’inclusione, della pluralità e dell’accoglienza. L’intero ciclo produttivo e i consumi del campus dovranno seguire criteri di sostenibilità e i ragazzi dovranno partecipare attivamente alla messa in pratica di tali procedure e progettare insieme iniziative che possano vederli protagonisti e futuri “ambasciatori” nel club.
Rugby Milano Webb – un nuovo servizio su una piattaforma evoluta
All’invito #iorestoacasa del Governo, Rugby Milano ha risposto da inizio Marzo lanciando il nuovo servizio Rugby Milano Webb, che già nel nome unisce un omaggio all’inventore di questo sport e un riconoscimento delle potenzialità delle nuove tecnologie. Come William Webb Ellis prese quella palla con le mani e la depositò correndo nell’area di porta avversaria, tra lo stupore dei presenti, noi oggi ricoveriamo e depositiamo la nostra comunità nel digitale. L’emergenza sanitaria ha solo accelerato l’offerta di una serie di servizi evoluti, complementari alle attività sul campo, che Rugby Milano immaginava di proporre nei prossimi mesi e che invece stanno fornendo una risposta al periodo di forzata astensione dall’attività sui campi da gioco. Rugby Milano si avvale da tempo della piattaforma Google G Suite, all’interno della quale è stato attivato Google ClassRoom, un servizio disegnato per l’interazione e la gestione a distanza della formazione scolastica e che abbiamo personalizzato per la formazione sportiva.
Abbiamo realizzato e pubblicato contenuti di qualità, esercizi e interazioni per rispondere alle differenti esigenze degli atleti dalla categoria Under 5 fino alla categoria Under 18. Un’offerta che ha riscosso un eccezionale successo tra i giovani tesserati Rugby Milano, alimentare di settimana in settimana per restare #distantimainsieme, come recita la campagna lanciata dal CONI.
A tutti i ragazzi tesserati delle categorie Under 12, Under 14, Under 16 ed Under 18 è stata attivata un’utenza Google, con l’accesso ai servizi ClassRoom, Google Meet, Calendar, Drive e Task. La configurazione predisposta per le categorie Under 5, Under 6, Under 7, Under 8, Under 9 e Under 10 è semplificata nella sua modalità di accesso e ha possibilità di interazione più limitate, a tutela dei più piccoli. Dopo la prima settimana di lancio graduale sulle categorie – siamo partiti il giorno 8 Marzo con i ragazzi Under 14 – più di 200 atleti delle nostre giovanili e minirugby “fanno i compiti” e gli allenamenti in video conferenza. Lo staff tecnico coinvolto, e formato da remoto, è arrivato a 35 persone, che vanno dall’Head Coach della Prima squadra fino agli educatori del minirugby.
Si può partecipare a Rugby Milano Webb sia da computer che da telefonino!
Sportello Famiglie
Grazie ai servizi Google ClassRoom e Google Meet, sono stati avviati gruppi di confronto di genitori con specialisti in psicoterapia per discutere nodi o dubbi legati alla vita in quarantena con i figli e le reazioni emotive di ognuno.
Questa fase continuerà sino alla ripresa delle attività del club in un’ottica preparatoria per accogliere e trattare i nostri giovani e giovanissimi atleti sul campo, alla luce dell’esperienza vissuta. Anche prendendo in considerazione delle variabili sostanziali ai metodi di allenamento e di educazione allo sport utilizzati sino a qualche mese fa.
Sostegno ai detenuti
La situazione all’interno degli istituti penali è particolarmente critica. Il gruppo di educatori Rugby Milano ha continuato in queste settimane a tenere i contatti con le direzioni carcerarie e i responsabili delle attività interne pur nell’ impossibilità di frequentare gli istituti.
E’ stata suggerita l’ipotesi di estendere anche a loro Rugby Milano Webb, in particolare per i reclusi più giovani.
Sono costanti i contatti con il dipartimento “La Nave” di San Vittore, riferimento sin dall’inizio del progetto in questo Istituto, quattro anni fa. Proprio in questo contesto si è sviluppata una rivolta ad inizio marzo e gli educatori attivi nel carcere hanno sottolineato il comportamento responsabile proprio del “rugbisti” di San Vittore durante dopo la protesta. Purtroppo, anche qui è impossibile entrare in contatto diretto con i detenuti ma uno scambio di notizie continua attraverso la mediazione degli operatori attivi in permanenza nel reparto.
E’ un fronte critico da monitorare, in attesa di elaborare iniziative particolari da applicare a medio termine, compatibilmente con le regole fissate dal Ministero per gli accessi.
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